martedì 22 marzo 2011

Acume, ironia e misteri: Jane Austen indaga! (serie Barron, vol.1)

IL SITO E' STATO TRASFERITO
QUESTA PAGINA ORA SI TROVA QUI:

24 commenti:

  1. Ciao carissima! Ero molto perplessa su questi libri, ma dopo la tua recensione non ho più dubbi! Ne parlerò con chi di dovere...
    Un abbraccio

    Giuliana

    P.S. La TEA dovrebbe esserti riconoscente... ;)

    RispondiElimina
  2. Ero anche io molto perplessa su questi libri, ma adesso credo proprio che questo sarà il mio prossimo acquisto. Grazie!

    RispondiElimina
  3. Ecco un libro tra i tanti derivati di JA che mi è piaciuto.
    Oddio, piaciuto è un po' grossa parola, e mi ci è voluto il tempo per arrivare a conclusione che non mi è dispiaciuto a leggerlo. Come hai detto tu, cara Silvia, riportare in vita un personaggio realmente esistito e rimodellare la sua vita è molto azzardato e può produrre gl'effetti opposti a quelli che si è desiderato, specialmente tra i "fan" di questo personaggio, ma....
    Parto prima di tutto di una piccola cosetta che mi ha disturbato tantissimo durante la lettura di questo primo romanzo: le note a piè di pagina -> mi irritavano moltissimo, e a volte mi distoglievano l'attenzione dalla lettura fin a tal punto che ho cominciato a odiarle, e mi domandavo se riuscirò mai a finire la lettura. Sono talmente numerose che mi hanno dato l'effeto che l'autrice si stesse scusando con i lettori e con la stessa Jane per aver osato tanto. E questo già per se, toglie la credibilità del racconto (almeno dal mio punto di vista).
    Questo è un punto negativo, solo che io l'ho trovato così grande, che mi ci sono voluti ben due suoi romanzi per poterlo digerire e lasciarmi andare alla piacevolezza di questi deliziosi romanzi.
    E si, perchè, una volta riuscita a superare questo (da parte mia, grande diffetto), ho trovato i suoi romanzi molto piacevoli, addiritura istruitivi dal lato del conoscere il mondo e il tempo in quale ha vissuto Jane Austen.
    Credo che Stephanie Barron ha saputo con molta maestria ed eleganza raccontare la sua visione di come doveva essere Jane Austen.
    Avendo letto i suoi primi tre romanzi, posso confermare che Barron non è mai uscita fuori dai quelli pochi elementi della vita di Jane Austen che si conoscono, ma che ha usato questi stessi come base per costruire e tessere la storia nei quei spazi vuoti che ci hanno lasciato tutte quelle lettere e i diari brucciati e distrutti (mannaggia a Cassandra!!!! Capisco bene il desiderio di rispettare la discrezione, però....!!!!!)
    Quello che posso affermare adesso, mentre sto aspettando il suo quarto romanzo (ma 'sto postino quando arriva???) è che si tratta di una buona "ricostruzione" - mi permetti di usare questa parola, anche se non è adeguata - molto umile e tanto delicata, senza troppe pretese, e per ciò, molto piacevole da leggere.
    Spero che non ti fermerai solo a questo primo romanzo. I prossimi due sono ancora meglio riusciti, come che l'autrice si stesse allenando...

    Uh, ne ho scritto un po'... scusami per la mia "loquacità".

    A presto!
    Ziamame

    RispondiElimina
  4. Niente scuse, @ziamame!... A me piacciono i commenti, indipendentemente dalla lunghezza, ed il tuo integra così bene il post, con le tue impressioni positive e negative sul lavoro della Barron.
    Contribuisce a creare curiosità, proprio come dicono @Giuliana (benvenuta, ufficialmente, mia cara!) e @MissPetulaPie.
    Eh sì, dovrei proprio chiedere una percentuale alla TEA!!! ;-)

    RispondiElimina
  5. ciao mia delizia,
    la tua recensione è molto interessante, ma tu sai non posso ... mi si arrotola l'intestino non ce la posso fare no no.
    Allora invece mi chiedevi della Aidan, si legge con estrema facilità, è delicata e quindi non urta la mia sensibilità .. però sta togliendo troppo mistero al mio Darcy .. a volte mi sembra quasi una donna da come pensa .. e mi annoia in alcune descrizioni, l'altra sera tutta na storia con il cavallo .... ma continuo ... e non sono pentita dell'acquisto sappilo ;-) fra uno e l'altro magari ci inserisco una Georgette Heyer che mi fa sbatter le ciglia ^.^
    bisou mia cara amica
    Aldina

    RispondiElimina
  6. E pensare che sono quasi due anni che ho comprato i primi due volumi di questa serie (pensa un po', li ho comprati a Genova), ma con tanti libri non ho avuto ancora modo di leggerli...

    ;-)

    RispondiElimina
  7. Grazie per la bella recensione! I romanzi di questo tipo mi tentano sempre, ma allo stesso tempo mi "preoccupano", quindi mi fa piacere essere rassicurata sul loro conto da una Jane-addiced! :)

    Per ora metto il libro in wishlist, ma volevo chiederti una cosa: secondo te per apprezzare davvero romanzi come questo è meglio aver prima letto tutto di zia Jane? Perché io (per fortuna, direi!) non ho ancora letto tutti i suoi romanzi!

    RispondiElimina
  8. @Aldina: sì, il Darcy di Pamela Aidan scivola un po' nel femminile, e talvolta si perde nelle sue elucubrazioni... Ma mi fa piacere che "non ti dispiaccia"!
    @Luigi: benvenuto e grazie! Sì, credo che "casa" sia il termine giusto, anzi, "casa da tè"!
    @Silvia: con tutti i "derivati" austeniani che ci sono, è difficile tenere il passo! (ho visto il tuo commento sul GdL per Old Friends)

    RispondiElimina
  9. (ri-posto il commento, mi ero un po'... incartata)
    @Phoebes: mia cara, posso dirti che in questi libri, costruiti con molto rispetto dell'originale, ci sono degli echi e dei rimandi così forti ai romanzi di JA o alla sua stessa vita che, effettivamente, affrontarli senza prima aver letto JA fa la differenza. Altrimenti, credo si perda buona parte del divertimento ed è un peccato.
    Però, ti invidio... le prime letture dei romanzi di zia Jane sono piene di emozioni uniche, irripetibili!

    RispondiElimina
  10. Interessantissimo questo post, me lo leggo con calma!
    Sono passata per dirti che ho risposto alla domanda che mi hai fatto. Si trova naturalmente sotto il post di O&P del mio blog.
    Ciao cara...

    RispondiElimina
  11. Questo romanzo mi è capitato per le mani mentre acquistavo Mansfield park per il nostro GDL, ma non avendo letto recensioni non l'ho preso, la prossima volta lo farò! Grazie mille

    RispondiElimina
  12. OK! mi hai convinto!
    Se un libro è un buon libro, vale sempre la pena di leggerlo, non ci si perde niente, solo ci vorrebbe un pò più di tempo!!
    A proposito di macchina del tempo, forse la mia è una domanda inutile,hai visto "Lost in Austen"?
    Se si che ne pensi?
    Un bacione
    °SUSY°

    RispondiElimina
  13. @Susy: Lost in Austen!!! Che gran divertimento è stato!... Darcy a parte: ma, dico io, dovevano farlo proprio così insopportabile (per non dire di peggio, ma zia Jane non ammette certi termini)? Anzi, con quel Wickham io non avrei avuto dubbi... Addio Darcy!
    Certe battute sono esilaranti (il nome di Mr Bennet!) e la scena del laghetto dal P&P 1995 è impagabile!
    E' una piccola e scanzonata dichiarazione d'amore a zia Jane. Lo hai visto? Ti è piaciuto?..

    @Gorgoglio: spero sia una piacevole scoperta!

    RispondiElimina
  14. Si si l'ho visto! Ed è vero chissà perchè Mr.Darcy lo fanno sempre con un carattere così scontrosone.....però quell'attore era mooooolto carino!!!
    Ma la scena di lui che esce dall'acqua proprio come Mr.Colin.....mi ha fatto scompisciare dalle risate, non me l'aspettavo !
    Comunque si, nel complesso mi è piaciuto, l'ho visto molto volentieri.
    Un'altra cosa volevo dirti, hai mai sentito parlare del film
    " 84 Charing Cross Road ", quando l'ho visto pensavo a te, parla di libri e di un rapporto epistolare tra un'americana, A.Bacroft e un'inglese A. Hopkins,titolare di una libreria a Londra, un film molto molto piacevole e a tratti commovente, se puoi guardalo, merita.
    Ciao cugina, un abbraccio
    °SUSY°

    RispondiElimina
  15. Ammetto la mia ignoranza; pur amando moltissimo la zia Jane, infatti, solo grazie a te e alla tua vivacissima sala da tè ho scoperto l'esistenza di un mondo "parallelo" di letteratura che attorno a lei continua tutt'ora a fiorire. Per intendermi, mi sono limitata a rileggermi le sue opere - o rivederle in formato cinematografico - ignorando completamente tutto questo. Sono tendenzialmente scettica verso tutto ciò che rimaneggia in qualche modo i classici, probabilmente come dici tu per una sorta di reverenziale senso del pudore, forse perchè l'avversione ai cambiamenti propria del segno del cancro lascia il segno anche quando si parla di libri ^_^ .. in ogni caso, la tua recensione mi ha incuriosito!
    E, a proposito, se con teiera&piattini volessi passare dalle mie parti, c'è un altro premiuccio.. probabilmente un doppione, per te, ma ci tenevo lo stesso a fartelo avere!!!

    RispondiElimina
  16. My Dearest,

    ecco il topic che mi preannuciavi finalmente! :)

    Cosa aggiungere ancora alle tue parole ed a quelle di @ziamame?

    Come sai, ho finito il libro da pochissimo, l'ho trovato piacevole e ben costruito per quanto riguarda la trama-mistery, indubbiamente per la conoscenza approfondita della materia di cui è forte questa autrice! :)

    Riguardo a Jane, come si è detto in altra sede, non è così fuori posto nel ruolo di risolutrice di enigmi, sebbene la sua vita sia stata poco movimentata (almeno che non vi siano risvolti inaspettati nelle ceneri delle tante lettere bruciate...ti ringraziamo di cuore, dolce, premurosa, Cassandra!...), ci sono noti, altresì, il suo acume, la sua ironia e propensione al vedere al di là delle apparenze, come la sua abilità di creatrice e solutrice di sciarade! :D

    La Barron ha solo aggiunto un pò di avventura, qualche guglia gotica ed un background storico preciso attorno ad una protagonista già perfetta nelle sue vesti d'indagatrice.

    L'unico appunto che mi sento di fare, ma forse è solo un dettaglio che ha pesato un poco solo ai miei occhi, sono i frequenti riassunti mentali di Jane ad ogni nuovo indizio, che sono naturali certamente, ma riportati ogni volta mi sono parsi ripetitivi, forse per l'abitudine a seguire l'altro metodo che svela ogni cosa soltanto alla fine, lasciando a me la gran parte dei ragionamenti.

    Ovviamente, leggerò i libri che seguono, sperando di restare ancora una volta in sospeso fra le ipotesi per ritrovarmi ad apprezzare i precisi collegamenti dell'intreccio alla fine.

    Lord Harold Trowbridge è il vero mistero di questo primo mistery, non andrò oltre per non spoilerare, leggete e scoprirete la reale natura di entrambi.

    Come sempre, grazie, carissima, per questi preziosi topic! :)

    Many kisses, my dear,
    Claire

    RispondiElimina
  17. Grazie per il benvenuto! :)
    Giuliana

    P.S. Ho parlato con chi di dovere... Ordine già effettuato! La TEA ringrazia ;)

    RispondiElimina
  18. @Susy: oh sì, l'ho visto quel bellissimo film, due attori bravissimi per una storia davvero toccante. Un abbraccio anche a te, carissima Susy!
    @BasilicoeM: il senso del pudore di certo non alberga nella mente perversa degli editori, che in questi anni ci hanno rifilato certe "robe" spacciandole per austeniane! Ma, appunto, nella massa di "derivati" c'è prima o poi qualcosa di piacevole, come Aidan e Barron. Mi fa piacere averti fatto conoscere anche questo aspetto del fenomeno Austen-mania! Se ti cimenterai con le letture, sarà molto interessante conoscere il tuo punto di vista!
    @Miss Claire: my dearest!!! Questo commento mi ha fatto proprio venir voglia di leggere la tua recensione, per un approfondimento di quanto hai già detto. Sì, a volte la Jane della Barron mi lascia un po' dubbiosa e quel Lord Trowbridge quasi quasi le ruba la scena... Attendo le tue riflessioni!
    @Giuliana: ...ma anche le tue!

    RispondiElimina
  19. Ho appena effettuato l'ordine del libro "Jane e la disgrazia di Lady Scargrave. Le indagini di Jane Austen" dopo aver letto, tutta d'un fiato, la serie della Aidan...
    Grazie dei consigli preziosissimi!
    Anna Lisa

    P.S. mataiana: prendi nota!

    RispondiElimina
  20. Ebbene, un caloroso benvenuto anche a te, @Anna Lisa! Spero davvero che anche questa serie vi piaccia: ognuno di noi ha un proprio "senso del pudore austeniano", cioè dei propri limiti all'intransigenza o alla tolleranza quando si parla di zia Jane e/o delle sue opere, perciò un giudizio su un "derivato" non è mai del tutto oggettivo (salvo certi casi in cui la pessima qualità è evidente). Mi farete sapere!

    RispondiElimina
  21. Ciao carissima!
    Ho ultimato la lettura di questo libro e devo dire che mi è piaciuto, nel complesso.
    Ho trovato l'avvio un po' difficoltoso, non molto organico, e alcuni passaggi decisamente esagerati(il dramma sfiorato alla fine, il salvataggio tempestivo, la rivelazione sensazionale...).
    Però mi ha fatto immergere nella realtà del tempo di zia Jane, quella troppo prosaica per essere raccontata nei suoi libri, ma che serve per capirne ancora di più i protagonisti.
    Inoltre la Barron, secondo me, è riuscita a trasmettere l'acuta ironia di zia Jane e il suo buon senso.
    Infine mi sono divertita a cercare e a trovare nei personaggi di questo primo episodio le 'citazioni' di quelli austeniani. Lettura piacevole, che va intesa come un omaggio alla Zia, e come tale va considerata, senza pretendere di più.
    Un abbraccio

    Giuliana

    RispondiElimina
  22. @mataiana: carissima Giuliana, che bello leggere il tuo riscontro sulla lettura di questo libro! Ho letto da poco il 4° della serie e posso dire che il registro cambia completamente, il mystery viene (finalmente) abbandonato e Jane immersa in un contesto più realistico. Mi è piaciuto molto, più dei precedenti.
    Ciò che amo di più in questi libri, infatti, è vedere scene di vita familiare di Jane o scoprire, come dici, personaggi e citazioni austeniani!

    RispondiElimina